STORIA

L’ attività della ditta ha inizio nel 1900.
Anatolio Silvagni,  padre di Aldo, ha dapprima operato alla foce del fiume Cassarate.
Dopo l’esondazione del lago Ceresio del 1951 trasferisce l’impresa nella neonata zona industriale di Lugano denominata La Stampa.
Nonostante le difficoltà iniziali la ditta riesce a creare le infrastrutture necessarie per proseguire nel lavoro.
Negli anni ‘60 Aldo Silvagni subentra al padre e da qui la nascita della Aldo Silvagni e Figlio. L’attività dell’azienda si è sempre orientata nel settore dell’edilizia in particolare nel commercio e lavorazione di materiali inerti grazie al boom edilizio dell’epoca.
Esaurita l’estrazione di sabbione dalla cava vi è stata una riconversione e da qui la nascita della discarica che prevede  la relativa riqualifica ambientale del territorio attualmente in corso.
Nel 1985 un grave lutto colpisce l’azienda con la scomparsa a pochi giorni di distanza di Aldo e del figlio Edgardo, noto a tutti come Tati.
Il nipote Paolo si trova così all’età di 19 anni alla testa dell’azienda. Parallelamente  si laurea  a pieni voti  in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano.
Nel 2011 Paolo scompare prematuramente lasciando un grande vuoto e il ricordo di una persona competente e generosa.
Nella continuità e nel rispetto della famiglia Silvagni la moglie Maria Francesca si è assunta l’impegno di proseguire nell’operato per passare un giorno il testimone alle figlie Serena e Benedetta.